Euonymus japonicus – Evonimo


Principali Caratteristice

PeriodicitàPerenne
EsposizionePieno sole – mezz’ombra
IrrigazioneModerata
TerrenoUniversale ben drenato
FiorituraPoco appariscente, in primavera
Principali caratteristiche della pianta

Evonimo – Cura

Piccolo arbusto sempreverde, dai colori delle foglie molto vari in base alla varietà, dal verde allo screziato verde-giallo o verde-bianco e con forme e dimensioni diverse. Esistono varietà più colonnari e altre che invece si allargano in modo più globoso. Tollera molto bene le potature ma se viene lasciato crescere in forma libera puù raggiungere 1,5- 2 metri di altezza nel giro di pochi anni se trova un terreno molto fertile.

Il terriccio giusto per la tua pianta

Terreno

È una pianta molto versatile che si adatta a qualsiasi tipo di terreno può anche crescere in quelli poveri, se vogliamo nutrirlo al meglio,diamogli un substrato drenante e ricco di sostanza organica.

La luce ottimale per le piante

Esposizione

L’ evonimo ama le posizioni ben soleggiate o a mezz’ ombra, può anche cresce in piena ombra, purchè sia ben luminosa, ma rimarrà un po’ più rada come pianta.

La temperatura perfetta per la tua pianta

Rusticita’

Tollera benissimo sia il caldo che il freddo, può resistere a temperature inferiori ai -15°C

Irrigare le piante in modo corretto

Annaffiatura

Annaffiare abbondantemente quando il terreno è ben asciutto, evitare ristagni idrici che porterebbero a marciumi radicali.

quando come e quanto concimare

Concimazione

Concimare con concime granulare a lenta cessione.

come difendere e curare le tue piante

Malattie e Parassiti

Quando la pianta è in ottima forma è molto robusta agli attacchi dei parassiti, tuttavia può essere attaccata da cocciniglie e da oidio (mal bianco), parassiti  che vanno trattati tempestivamente per evitare il deperimento della pianta.

Consigli per mantenere in forma la tua pianta

Consigli

L’evonimo è una pianta molto versatile che si può usare per fare piccole siepi colorate, si presta anche per l’arte topiaria: si possono modellare molto facilmente poichè tollera molto bene le potature. Posizionare in luoghi ben soleggiati per ridurre al minimo la possibilità di attacchi da oidio.


Nel “Garden Roagna Vivai Cuneo ” oltre alle piante di Evonimo troverete in vendita una vasta selezione di piante d’ appartamento, balcone, terrazzo e giardino.
Fatevi consigliare dal nostro team , seguendovi durante l’ acquisto Vi suggeriranno le soluzioni più adatte per creare il vostro angolo verde o fiorito

il piacere di avere un orto

Orto sul Balcone

Coltivare l’orto è una attività meravigliosa che permette di riavvicinarci al mondo della natura.
È molto appagante poter raccogliere la verdura o la frutta direttamente nel nostro orto, senza doverla acquistare, risparmiando così un bel po’ di soldi.
Se ci impegniamo a fare un orto biologico aiuteremo anche l’ambiente, riducendo gli inquinanti e migliorando la biodiversità della nostra zona, nell’orto arriveranno moltissimi insetti utili (specialmente se siamo in città).
L’orto è un attività che può essere svolta da tutti anche da coloro che non possiedono un pezzetto di terra, è sufficiente un piccolo balcone.

Realizzare un Orto su piccoli Balconi

Per chi possiede un piccolo terrazzo e non vuole rinunciare a prodursi qualche ortaggio, consigliamo di utilizzare delle balconette larghe circa 20 cm, ne esistono di diverse lunghezze che vanno dai 40 agli 80 cm, più la prendete grande più piante potrete coltivarci!
Esempio per coltivare l’insalata:

-1 vaschetta di insalata di qualsiasi tipologia (in una vaschetta ci sono 9 piantine)
-3 balconette lunghe 60 cm
-1 sacco di terriccio per ortaggi biologico da 45 litri

Una volta che vi siete procurati tutto l’occorrente non vi resta che:

  • Riempire i tre vasi con il terriccio
  • con delicatezza fare fuoriuscire le piantine di insalata dalle vaschetta (fate una leggera pressione sul lato basso della vaschetta con un dito)
  • Interrate 3 piante per ogni vaso.
  • Annaffiare regolarmente soltanto quando il terriccio diventa asciutto e non lasciare mai l’acqua nel sottovaso, per evitare marciumi
  • Riponete le vaschette in un posto soleggiato (da evitare i balconi troppo caldi durante l’estate per evitare scottature) e attendete circa 1 mese (in primavera) che le piantine si trasformino in meravigliose “teste di insalata”!!

Per chi ama l’insalata croccante consigliamo la canasta, la regina dei ghiacci e la lattuga, mentre per chi ama quella più tenera la gentilina, lingua di canarino e la lollo.

La stessa procedura può essere utilizzato anche per altri ortaggi tipo valeriana, rucola, prezzemolo, spinaci, basilico, ravanelli, cipolle, ecc. e anche per piantine da frutto come le fragole e per tutte le piante aromatiche.

Piccoli e grandi ortaggi

Per ogni tipologia di ortaggio interrare un numero diverso di piantine per ogni vaso, in base alle dimensioni finali della pianta. Ad esempio una vaschetta di valeriana (9 piantine)  è sufficiente  per riempire una balconetta da 60 cm.
Per chi volesse cimentarsi nella coltivazione di ortaggi che crescono in altezza come pomodori, melanzane, peperoni, peperoncini piccanti, o anche di piccoli frutti come more, lamponi, mirtilli, si consiglia di utilizzare vasi tondi o quadrati di diverse dimensioni, con l’utilizzo di terriccio biologico per orto (ad eccezione per i mirtilli a cui serve un terriccio acido).
Se volete coltivare dei pomodori consigliamo di utilizzare un vaso di 40 cm di diametro, in cui pianteremo due piante, per la piantumazione in vaso consigliamo di utilizzare varietà come datterino o ciliegino ,che sono molto produttive anche in poca terra. La raccolta di pomodori inizierà circa a metà estate (per le piante piantumate  ad aprile) e continuerà finchè non arriveranno le prime gelate.
Gli stessi suggerimenti possono essere applicati per i peperoni, melanzane e per i peperoncini piccanti.
Possiamo anche utilizzare vasi leggermente più piccoli, però ricordiamoci che più terra c’è, più le piante produrranno!

Per le piante da frutto consigliamo una sola pianta per ogni vaso, perché sono piante che dureranno per più anni, quindi è necessario che abbiano il loro spazio per poter crescere
Se optate per la piantumazione di lamponi vi consigliamo varietà rifiorenti, perché produrranno frutti da inizio estate fino all’arrivo dei primi freddi.

Creare un Orto su Terrazzo

Se possedete un terrazzo o un balcone di dimensioni maggiori, consigliamo l’utilizzo di vasi di maggiori dimensioni, vi potrete sbizzarrire e ricreare un vero e proprio orto in miniatura!
Esistono diverse tipologie di vaso, noi consigliamo l’utilizzo di vasi lunghi 60-80 cm o meglio ancora se di 1 metro e larghi circa 40 cm provvisti di gambe, per facilitare le operazioni di trapianto e di raccolta.

Esempio per un mini orto
-1 vaschetta pomodori ( 4 piantine )
-1 piantina basilico
-1 vaschetta prezzemolo ( 9 piantine)
-1 vaschetta cipolle o dei bulbi
-1 vaschetta insalata
-1 vaschetta fragole ( 4 piantine)
-1 o 2 sacchetti di argilla espansa da 10 litri
-2 sacchi di terriccio per orto biologico da 45 litri
-1 vaso lungo 1 metro e largo 40 cm
-4 tutori in bambù

  • Ricoprire il fondo del vaso con argilla espansa che servirà per il drenaggio
  • Aggiungere il terriccio necessario per riempire il vaso.
  • Iniziamo con i pomodori, da disporre in modo equidistante su un lato lungo del vaso
  • Aggiungiamo i tutori in bambù che serviranno per sostenere le piantine
  • Piantumiamo le 4 piante di fragole lungo un lato corto del vaso
  • Aggiungiamo il basilico e il prezzemolo in un angolo dell’ altro lato corto del vaso disposto a file di tre (10 cm tra ogni pianta).
  • Infine aggiungiamo l’insalata nella restante parte del vaso e le piante di cipolle, che andranno messe tra una pianta di insalata e l’atra, questa consociazione è utile per prevenire alcuni attacchi da parte dei parassiti di queste piante.

Ora non vi resta che attendere che la verdura cresca e potrete assaporare il frutto del vostro lavoro!

Nel “Garden Roagna Vivai Cuneo ” troverete tutto il necessario per il vostro orto:
Piantini da orto in vaschetta, sementi, aromatiche, piante da frutto, terriccio per orto bio, vaschette specifiche per creare un orto sul balcone, piccola attrezzatura da orto
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Clematis come coltivarle con successo

Clematis

Principali caratteristiche
PeriodicitàPerenne
EesposizioneSoleggiata ma con apparato radicale
all’ ombra
IrrigazioneRegolari
TerrenoBen drenato e ricco di sostanza organica
FiorituraPrimavera – Estate
Principali caratteristiche della pianta

Caratteristiche

Le clematis sono delle rampicanti che con poche cure donano al giardino esuberanza e colore. I loro abbondanti fiori colorati “accendono” pareti spente e rendono spazi verdi, terrazzi e balconi memorabili. Grazie alla crescita in altezza e alla copiosa fioritura, le clematis abbelliscono con eleganza muri, pergolati e recinzioni, donando colore ad ogni ambiente. Pochi accorgimenti nella cura e nell’esposizione permettono di godere della bellezza e fioritura generosa delle clematidi, capaci di rendere indimenticabili gli spazi verdi.

Il terriccio giusto per la tua pianta

Terreno

Le clematidi preferiscono un terreno ben drenato e ricco di sostanza organica di buona qualità.
Si consiglia di usare un terriccio universale per piante fiorite, fattori essenziali per assicurare una crescita ottimale di queste piante.

Irrigare le piante in modo corretto

Annaffiatura

Richiedono irrigazioni regolari, specialmente durante i periodi di siccità. È fondamentale mantenere il terreno umido, facendo attenzione a evitare ristagni idrici.

Il terriccio giusto per la tua pianta

Concimazione

Concimare le piante con concime liquido ogni quindici giorni in primavera ed estate, ogni settimana dall’emissione dei primi boccioli. Si consiglia l’utilizzo di un concime specifico per piante fiorite, al fine di garantire il corretto sostentamento nutrizionale durante tutto il ciclo vegetativo.

Irrigare le piante in modo corretto

Malattie e Parassiti

Patologie comuni sono l’oidio (powdery mildew), un fungo che forma un rivestimento biancastro sulla pagina superiore delle foglie, e le macchie fogliari (leaf spot), causate da funghi che determinano chiazze scure sulle foglie.

Il terriccio giusto per la tua pianta

Consigli

Una corretta potatura e un’accurata pulizia della pianta, associate a una buona circolazione dell’aria, sono strategie fondamentali per mantenere la Clematide in buona salute e prevenire l’insorgere di malattie.

come rinvasare le piante

Il Rinvaso delle Piante

Avete acquistato una nuova pianta, da interni o da esterni: nel 90% dei casi, ora dovete subito procedere con il rinvaso. Vietatissimo,infatti, lasciarla nel vasetto da vivaio, che è (quasi) sempre troppo piccolo per accogliere lo sviluppo impetuoso della piantina. Le eccezioni? Ve le raccontiamo fra un po’.

Ma il rinvaso è necessario anche per le piante che già avete, in casa e in balcone, se durante la scorsa bella stagione sono cresciute parecchio, ma anche se sono poco cresciute rimanendo da anni nello stesso vaso: il substrato si esaurisce nel tempo, e deve essere sostituito, anche se magari il vaso rimane il medesimo.

Infine, serve il rinvaso quando il contenitore si rompe, per esempio cadendo con il vento o venendo preso in malo modo o scivolandovi di mano o semplicemente con l’alternanza caldo/freddo sul terrazzo.

Le Misure dei vasi

Le misure dei contenitori si indicano attraverso il diametro (del 18, del 24, del 32 ecc.) oppure, in caso di contenitore quadrato o rettangolare, indicando le tre misure (lunghezza, larghezza, altezza, per es. 30 x 20 x 20 cm). Attenzione: sul fondo del vaso trovate il diametro del fondo, che vale per i contenitori cilindrici, mentre quelli a campana avranno un diametro al bordo molto più grande, che non fa fede (la misura corretta è il diametro basale).

Di solito, si rinvasa in un contenitore di due misure in più se la pianta sta veramente molto stretta, di una misura in più se invece l’esemplare non è così cresciuto, ma molto dipende dalla specie, ossia dallo sviluppo che avrà nel corso della stagione: alcune annuali, vendute in un vasetto del 14, per fiorire bene hanno bisogno di tre o quattro misure in più (es. Dianthus, gerbera, bocca di leone, surfinia ecc.).

Vasi troppo piccoli rispetto all’apparato radicale compromettono l’assorbimento delle sostanze nutritive da parte delle radici, portando a un indebolimento della pianta. Attenzione però a non fornire contenitori troppo grandi, che potrebbero penalizzare la fioritura (es. nasturzio, Hoya, clivia, sansevieria, zamioculcas ecc.). Nel caso di composizioni, infine, se sono costituite da piante annuali mantenetevi un pochino più stretti per avere una fioritura ricca e compatta; viceversa se sono specie perenni.

Quando fare il rinvaso

Ve lo dicono le piante stesse: procedete subito se le radici fuoriescono dal foro di drenaggio sul fondo del vaso o dalla superficie del terriccio. Quando le acquistate, è il caso delle piante annuali da fiore per il balcone, mentre è meno facile per i rosai e gli arbusti, che però spesso stazionano già da anni in quel contenitore. Per le piante grasse è addirittura sconsigliato il rinvaso per almeno un anno dall’acquisto se le dimensioni del contenitore sono sufficienti. Anche le orchidee vanno rinvasate solo dopo che le radici spuntano in abbondanza fuori dal substrato, anche ogni 3-4 anni. Alcune specie poi devono “stare strette” se volete che fioriscano: è il caso dei gerani, che vanno sì rinvasati ma in una, massimo due misure in più.

Il periodo migliore per i rinvasi è compreso tra marzo e maggio, quando le piante sono in attiva crescita, rischiano di occupare velocemente tutto il contenitore e hanno le risorse giuste per adattarsi velocemente alla nuova “casa”. Però, se il nuovo arrivo si presenta in estate, nulla vieta, se necessario, di traslocarlo subito. In autunno e inverno, invece, è meglio lasciare la pianta dove sta; unica eccezione: se il vaso si rompe in modo tale che il terriccio o l’acqua fuoriescano.

Come si fa il rinvaso

Versate sul fondo del vaso uno strato di ghiaia grossa o argilla espansa alto 3-5 cm secondo la profondità del contenitore. Su di esso ponete 3-4 cm di terra nuova, adatta alla specie che state rinvasando (es. per piante da fiore se si tratta di annuali da balcone, per acidofile se rinvasate un’azalea ecc.).

Svasate la pianta, appoggiate la zolla (che deve rimanere intera) sul terriccio nel vaso per verificare che il colletto rimanga 3 cm sotto il bordo del vaso. Quindi riempite lo spazio attorno alla zolla con il terriccio, rimanendo 3 cm sotto il bordo del contenitore, pressate bene con le dita e innaffiate in abbondanza, con delicatezza, lasciando scolare l’acqua in eccesso. 

Per la prima settimana dopo il rinvaso, fra aprile e settembre la pianta da esterni va tenuta all’ombra. Tutte le piante appena rinvasate vanno seguite con molta attenzione nelle prime due settimane per cogliere eventuali segnali di grave malessere: l’ingiallimento o la perdita di qualche foglia rientra nella normalità, l’appassimento duraturo invece è un segno di grave stress (e di aver sbagliato qualcosa nell’operazione).

Quali piante NON si rinvasano subito

Vi ricordate? All’inizio abbiamo scritto che il rinvaso riguarda il 90% delle piante appena acquistate. Tolte le orchidee e le succulente, di cui abbiamo già scritto la periodicità, esiste un’altra grande categoria di piante da NON rinvasare subito dopo l’acquisto. Si tratta delle piante perenni in piena fioritura, soprattutto se avviene fuori stagione. Esempi: elleboro fra dicembre e marzo, ranuncoli e anemoni fra gennaio e aprile, camelie fra novembre e aprile, ortensia fra febbraio e maggio, azalea/rododendro fra ottobre e aprile, crisantemo fra settembre e novembre ecc.

Non dovete rinvasarle dopo l’acquisto perché l’operazione comporta stress e la pianta reagisce facendo cadere o seccare i boccioli e interrompendo la fioritura. Vanno invece rinvasate appena terminano la fioritura.

Ma come fare ad assicurare la necessaria umidità anche in un vasetto così piccolo come quello da vivaio? Piccolo trucco: prendete un vaso di 4 misure in più, mettete sul fondo 3 cm di terriccio anche esausto, appoggiate sopra il vaso con la pianta, riempite l’intercapedine fra i due vasi con altro terriccio, annaffiate bene questa terra riempitiva in modo che rimanga sempre umida (senza sottovaso). In questo modo potrete ridurre le annaffiature del pane di terra, perché rimarrà più fresco rispetto al vaso singolo.

Evento grande festa di primavera Garden Roagna Vivai

Grande Festa di Primavera -2024

Domenica 14 Aprile

La Festa di Ben Tornata Primavera 2024 è alle porte e noi siamo pronti a celebrare il risveglio della natura con una giornata ricca di colori ed eventi.
Giorno dopo Giorno su questa pagina potrete scoprire nuovi Eventi
Segnate la data sul calendario – non vorrete mica perdervela!
Vi aspettiamo numerosi per una giornata indimenticabile all’insegna della spensieratezza e del divertimento.


PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
SINFOLIA SPAZI CHE RESPIRANO
UN NUOVO MODO DI ARREDARE LA CASA

E POI …







Come fare durare a lungo la fioritura della mimosa recisa

Conservare i rami di mimosa

Sai quando è che le mimose iniziano a fiorire, portando quel profumo di primavera nell’ aria?
E un momento magico dell’ anno, ma purtroppo quei delicati rametti gialli appassiscono in fretta Beh …, ci sono alcuni trucchetti per conservare i rami di mimosa più a lungo e goderti la loro bellezza per più tempo !
Continua a leggere per scoprire come conservare al meglio questi ramoscelli primaverili per decorare la tua casa con un tocco di gioia.


I nostri segreti per prolungare la durata della mimosa recisa

Posizionare la mimosa in un luogo fresco

Colloca il vaso in un luogo luminoso ma lontano da fonti di calore come caloriferi, perché la mimosa non ama l’aria secca e le temperature superiori ai 20°C.
La luce diretta del sole può bruciare i delicati fiori gialli.

Scegliere il vaso giusto

Scegli un vaso ampio e pulito, riempito per circa un terzo di acqua fresca e pulita.
Aggiungi 2-3 gocce di limone per acidificare l’acqua e raggiungere il pH ideale per la mimosa.
Se ci sono boccioli non ancora sbocciati, aggiungi acqua tiepida in modo che possano aprirsi

Cambiare l’acqua regolarmente

Controlla regolarmente il livello dell’ acqua e cambiala ogni 2-3 giorni. Questo fornirà alla mimosa acqua fresca e pulita, prevenendo lo sviluppo di batteri e mantenendo il giusto pH.
La mimosa durerà più a lungo se le condizioni rimangono perfette.

Rimuovere le foglie appassite

Rimuovere le eventuali foglie secche o danneggiate alla base dei gambi le quali a contatto con l’ acqua potrebbero marcire più velocemente


Idee creative per decorare la Casa con i rami Di Mimosa

Essiccare i rami per profumare gli ambienti

Se ami il profumo della mimosa, essiccarne i rami è un ottimo modo per conservarlo. Dopo aver scelto dei rametti con molti fiori, avvolgili in carta assorbente e legali insieme, poi appendili a testa in giù in un luogo buio e asciutto. In un mese circa, il mazzetto sara essiccato e pronto per essere usato come profumatore naturale per la tua casa. Posizionalo in una ciotola o in un contenitore decorativo e il dolce aroma della mimosa durerà per mesi.

Creare composizioni floreali

I rami di mimosa, con i loro piccoli fiori gialli, sono perfetti per realizzare delle composizioni floreali primaverili. Puoi creare un semplice mazzo di rami di mimosa da posizionare in un vaso, oppure realizzare una composizione più elaborata aggiungendo anche altri fiori di stagione come tulipani, narcisi o margherite.
 Se hai a disposizione diversi rami, prova a disporli a strati in un contenitore trasparente, alternandoli con fogliame verde.
 Otterrai un effetto naturale molto scenografico.

Decorare porte e finestre

I rami di mimosa sono ideali anche per decorare porte, finestre.
Disponili simmetricamente attorno alle porte o alle finestre, legandoli tra loro con un nastro colorato che si intona con l’arredamento, oppure annodali singolarmente alle ringhiere di scale o balconi.
L’effetto sarà molto scenografico e primaverile, e potrai goderti la bellezza e il profumo dei fiori ogni volta che entri o esci di casa.
In alternativa, prova a realizzare una ghirlanda di mimosa intrecciando i rami tra loro per decorare una porta. Aggiungi anche nastri, campanelle o altri elementi decorativi per un look ancora più romantico e primaverile.

Ricapitolando

Adesso che sai come conservare i rami di mimosa per farli durare più a lungo, è il momento di mettere in pratica questi consigli.
Scegli i rami più belli e sani, tagliali nel modo giusto, mettili in un vaso con acqua e cambia l’acqua ogni 2-3 giorni.
Con un po’ di attenzione e cura, potrai goderti questi delicati fiori gialli molto più a lungo.
Quindi divertiti a creare composizioni eleganti con i tuoi rami di mimosa, e condividi la loro bellezza con i tuoi cari.


 

Creare in casa un effetto giungla con le piante

Verde indoor nel basket

Amate l’ “effetto giungla” indoor?
Per ricrearlo fra le mura domestiche Vi proponiamo due soluzioni:

  • Circondatevi di piante tropicali dalla crescita indomabile e dalle foglie enormi – consigliate solo se vivete in ampi spazi
  • Utilizzare varietà esotiche, ma capaci di creare cascate di foglie che evochino quelle delle foreste amazzoniche

La seconda soluzione è indubbiamente più pratica in quanto può essere perfetta anche per un monolocale in quanto è sufficiente possedere una mensola o uno scaffale dove appoggiare il vaso o la ciotola, oppure agganciare al soffitto un basket o ancora attaccare alla parete una staffa per sorreggere il cestino.


Aeschynanthus

La pianta rossetto
È nota come “pianta rossetto”perché i piccoli fiori rossi tubulari ricordano proprio un tubetto di rossetto.
Aeschynanthus e la traduzione italiana, eschinanto,le varietà più comuni sono: ‘Twister’ ‘Mona Lisa’ e ‘Rasta’, differenti per il fogliame.
Tutti gli Aeschynanthus possiedono belle foglie ovato-lanceolate, verde smeraldo, cuoiose, alterne sui lunghi rami (fino a 80 cm) ricadenti.
Le varietà possono sfoggiare foglie carnose o addirittura spiralate come le trecce rasta.
Aeschynanthus nel periodo estivo produce una ricca fioritura di corolle rosse, arancioni o bordeaux che si prolunga fino all’inizio dell’autunno.
Amano una temperatura ambiente, molta luce ma non la luce solare diretta.
Annaffiatela con moderazione e regolarità appena il terriccio si sta asciugando (ma in inverno solo quando è già quasi asciutto).
Da Aprile a Settembre, concimatela con un prodotto liquido per piante da fiore ogni 10 giorni, se volete che rifiorisca.

Pothos

Quasi tutti pensano che “Pothos” sia il nome scientifico in realtà il suo nome in latino è Scindapsus aureus
Il Pothos è vivamente raccomandato per situazioni limite: stanze senza finestre, studi medici, uffici.
Si fa prima a elencare i suoi pochi punti deboli: il freddo (sotto 8 °C le foglie anneriscono) e il sole diretto (le foglie si bruciano).
Vive tantissimi anni su un tutore muschiato, o pendente anche per 4-5 m, tanto da poter essere attaccato con le graffe da quadri alle pareti domestiche.
La sua bellezza sono le foglie cuoriformi verdi e gialle o verdi e bianche in funzione della varietà.
Si annaffia su terriccio asciutto, si concima con un prodotto liquido per piante verdi fra marzo e settembre, si rinvasa ogni 2-3 anni con 2 cm di argilla espansa sul fondo e un buon terriccio per piante verdi.

Chlorophytum

Nastrino dalle lunghe foglie.
La chiamano nastrino in quanto le foglie assomigliano a lunghi nastri.
Pur essendo una pianta originaria del Sud Africa, a differenza di altre piante indoor, sopporta anche temperature molto basse 2-3 °C.
Il Chlorophytum è molto amato e conosciuto per l’elegante fogliame danzante a cascata, nastriforme, di color verde striato di bianco o crema.
Questa pianta Vi regalerà molta soddisfazione perché ogni anno fiorisce all’estremità dei suoi lunghi tralci volanti, sebbene i fiori siano bianchi e piccoli,
dai tralci della pianta nascono nuove piantine, che attecchiscono molto facilmente in acqua o in terra.
Attenzione: le foglie sono assai gradite al gatto di casa: sono commestibili, quindi nessun problema per il gatto ma non altrettanto per la pianta.
Il Chlorophytum è una pianta a prova di principiante: sta ovunque ci sia molta luce, non richiede molta acqua e desidera essere concimata con concime liquido per piante verdi una volta al mese da marzo a settembre.
Si rinvasa ogni 3 anni, in una vaso più capiente, posizionando 2 cm di argilla espansa sul fondo e usando buon terriccio per piante verdi.

Le Ricette di Natale

Questo Natale ci meritiamo un festeggiamento speciale.
Non solo a livello di ricette sfiziose ma anche di atmosfera.
Le nostre Ricette Floreali sono dei kit fai-da-te che includono tutto il materiale e soprattutto la ricetta per creare le Tue composizioni.
Seguendo le Ricette, utilizzando un po di Fantasia ed un pizzico di Simpatia creerai  l’ atmosfera Natalizia con le persone a te Care.

Le nostre ricette non hanno controindicazioni ed anzi sono perfette per:

  • Chi ama il fai-da-te.
  • Per dedicarsi ad un’attività che se condivisa con tutta la famiglia, creerà un momento di divertimento, condivisione e bellissimi ricordi che dureranno per sempre.
  • Per chi ama i regali fai-da-te, perfetti per dimostrare ai propri cari quanto tenete a loro.
  • Infine sono un modo fantastico per risparmiare denaro e ridurre l’impatto ambientale.

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Piante di Natale come mantenerle belle dopo le Feste

La stella di Natale, il ciclamino o il vischio, sono piante ornamentali che vengono spesso acquistate per decorare le case durante le festività natalizie.
Con le giuste cure è possibile mantenerle belle anche dopo le feste.
Alcune varietà, se opportunamente seguite, possono addirittura rimanere belle e rigogliose per molti anni.


Stella di Natale

La Stella di Natale è una pianta originaria del centro America, molto particolare perchè quelli che vengono chiamati erroneamente “fiori”, in realtà sono delle foglie trasformate (brattee) colorate di rosso.
È necessario prestare attenzione alle bagnature, bisogna bagnarla solamente quando il terriccio è ben asciutto e posizionarla in un posto luminoso, lontano dalle correnti d’aria.
Temono il ristagno idrico e i colpi di freddo


Helleboro

L’elleboro è una pianta molto resistente che non teme particolari malattie, tuttavia bisogna fare attenzione alle annaffiature che vanno fatte direttamente nel sottovaso, per evitare marciumi alla base delle foglie e degli steli fiorali, se invece è coltivato in piena terra, annaffiare vicino alla base della pianta.
Durante l’inverno si può lasciare anche in pieno sole, invece durante i mesi più caldi dell’anno è meglio che sia schermato dai raggi solari più potenti, l’ideale sarebbe sotto ad un albero che in inverno si spoglia.
Ricordatevi di concimarlo regolarmente con concime liquido universale o per piante fiorite.


Ciclamino

Il cilamino ama le temperature fresche, non eccessivamente calde, quindi l’ideale sarebbe poterlo lasciare fuori, vicino a casa in un posto riparato, e lui potrà fiorire per tutto l’inverno.
Annaffiare nel sottovaso per evitare che si sviluppino malattie fungine tra le foglie o per evitare ingiallimenti.
Se si desidera coltivarlo in casa tenetelo distante dalle fonti di calore o se potete tenerlo in una stanza non riscaldata sarebbe meglio.
Ricordatevi di concimarlo regolarmente con concime liquido per piante fiorite.


Orchidee

Le varietà di Orchidee sono infinite, le più comuni sono le Phalenopsis e i Cymbidium, fondamentale posizionarle in un posto luminoso, senza il sole diretto, lontano da fonti di calore.
Nel periodo della fioritura è ancor più importante concimarle con un concime liquido per orchidee che troverete in garden.


Bulbi

I bulbi necessitano di pochissime cure, sono adatti anche ai più inesperti!
L’unica attenzione da prestare maggiormente è il momento dell’annaffiatura, da fare soltanto se il terriccio è ben asciutto, per evitare pericolosi marciumi del bulbo.
Se sono coltivati in un vaso capiente li potete lasciare lì senza problemi, invece se il vaso è piccolo, una volta che è finita la fioritura e quando le foglie si sono seccate, bisognerebbe prendere il bulbo e interrarlo in un vaso molto più capiente o meglio ancora direttamente in piena terra (tranne per l’amarillis che teme il gelo) così che poi l’anno successivo potranno fiorire nuovamente con i loro splendidi colori!


Anthurium

L’ Anthurium è una piante che da grandi soddisfazioni, mantenere il terriccio fresco e concimare regolarmente solo le regole fondamentali per godere della fioritura di questa pianta.
Sistemare in un posto luminoso, ma senza la luce diretta.


Bonsai

I bonsai sono da distinguere in due grandi categorie, ci sono quelli da esterno che vanno coltivati in posizioni non troppo soleggiate (durante l’estate) e un po’ al riparo dalle correnti gelide invernali.
Poi esistono i bonsai da interno che come dice la parola necessitano di stare in un posto chiuso, per via della loro sensibilità alle basse temperature perché nella maggior parte dei casi sono piante di origine tropicale.
Posizionateli in posizioni molto luminose e lontano da fonti di calore.
Per entrambe le categorie annaffiare abbondantemente ma soltanto se il terriccio e ben asciutto e concimateli una volta al mese con concime liquido specifico.


Camellia Sasanqua

La camelia è una pianta acidofila, quindi necessita di un terriccio acido per una buona crescita.
Coltivarla in vaso o direttamente in giardino con il substrato adatto e fiorirà abbondantemente per tutto l’inverno, posizionala in un luogo in cui d’estate il sole non arriva durante le ore più calde della giornata per evitare brutte scottature fogliari.
Concimala regolarmente con concime liquido per acidofile oppure con del concime granulare a lenta cessione, se le foglie ingialliscono concimare con prodotti a base di ferro.


Agrifoglio

L’agrifoglio è una pianta molto rustica tollera bene il freddo e la neve.
Può essere posizionato al sole o in mezz’ombra in terreni profondi freschi ma ben drenati.
Può essere piantata in piena terra o essere coltivata in vaso, in quest’ultimo caso sono da preferire varietà a portamento più compatto.
Se piantumate in giardino, è bene bagnare con frequenza, soprattutto nel periodo estivo, almeno per tutto il primo anno d’impianto.
In vaso si consiglia di irrigare lasciando asciugare il terreno tra una bagnatura e l’altra.
Durante l’inverno, non dimenticatevi di bagnarla soprattutto se si tratta di una stagione fredda poco piovosa (o nevosa) e particolarmente secca.
Le concimazioni sono consigliate soprattutto per gli esemplari coltivati in vaso, vanno bene sia concimi liquidi da diluire in acqua che concimi granulari a lenta cessione da somministrare ogni 4-6 mesi